Formaggio vegetale agli aromi

 Formaggio vegetale agli aromi

Avevo già parlato del formaggio vegetale, da fare con il metodo tradizionale o in microonde, oggi voglio darvi un suggerimento che renderà il vostro formaggio ancora più buono e adatto ad un aperitivo, spalmato su piccole cialde di mais o su fette di pane tostato. Il procedimento è semplice, vediamo come fare.


Formaggio vegetale agli aromi

  • Difficoltà: facile
  • Tempo: 10 minuti preparazione + 10 di cottura
  • Persone: –

Ingredienti:

  • 1 l bevanda alla soia naturale ( senza calcio e vitamine aggiunte )
    • 1 limone+ 1/2
    • un cucchiaio di prezzemolo tritato
    • 1 spicchio d’aglio
    • un pizzico di sale

    Procedimento:

    1. Scaldare la bevanda di soia fino ad arrivare a una temperatura di 90-95°, spegnere il fuoco a aggiungere il succo di un limone spremuto. Coprire la pentola e lasciar riposare, vedrete che si formerà una cagliatura, come se fossero piccoli fiocchi.
    2. Trascorsa una mezz’ora, filtrate con un colino a maglie strette, ma non buttate il liquido rimanente, raccoglietelo in un recipiente e aggiungete ancora il succo di mezzo limone. Mettete in frigo la caciotta ottenuta e lasciate riposare il liquido ancora mezz’ora.
    3. Quando il liquido rimasto si presenterà in fiocchi, filtrate ancora con il colino a maglie strette e aggiungete il formaggio ottenuto al precedente, unite anche il prezzemolo e l’aglio tritati finemente e il sale, mescolate bene e mettetelo in una fustella da ricotta o in un colino per raccogliere il liquido che farà.
    4. Conservatelo in frigorifero per qualche giorno in modo che tutto il formaggio si aromatizzi. Con queste dosi avrete una formaggella spalmabile di circa 250 g.

    N.B.  E’ importante che la bevanda alla soia sia naturale senza calcio e vitamine aggiunti, altrimenti non caglierà e avrete buttato via un litro di bevanda.

    Potete anche fare due caciottine distinte nel passaggio tra il primo e il secondo riposo, verranno due monoporzioni di circa 100 g, la prima un pop’ più grossa, la seconda un po’ più piccolina.

     


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