Schiacciata di Pasqua o schiacciata alla livornese, ricetta dolce




La Pasqua in Toscana, o almeno nelle mie zone, nelle colline tra Pisa e Firenze, non è Pasqua se non c’è la schiacciata di Pasqua o schiacciata alla Livornese. Questa schiacciata di Pasqua o livornese, che schiacciata non lo è affatto, ha origini antiche, sembra infatti che l’inventore sia un livornese, da cui deriva il nome e che da Livorno si è diffusa in tutta la Toscana. Morbida e profumata, ben si presta ad essere spalmata con un bello strato di marmellata o cioccolato. Se non l’avete mai provata, questa è l’occasione. La preparazione è lunga, un pochino laboriosa, ma con la planetaria non è difficile. Fate attenzione al liquido, la schiacciata deve essere morbida, ma in base alla farina che usate potrà tirarne di più o di meno, l’importante è che sia sempre lavorabile. Importanti sono anche gli aromi, che contribuiscono a rendere la schiacciata profumata e saporita, sceglieteli con un sapore deciso. Vediamo come procedere.



Schiacciata di Pasqua




  • Difficoltà Media

  • Costo Economico

  • Tempo di preparazione 30 Minuti

  • Tempo di riposo 5 Ore

  • Tempo di cottura 40 Minuti

  • Metodo di cottura Forno

  • Cucina Italiana









Ingredienti per preparare la schiacciata di Pasqua







  • 150Zucchero


  • 600Farina 00


  • 22Lievito di birra fresco (può essere sostituito con una bustina da 7 g di lievito di birra secco)


  • 2 Uova


  • 15Rosolio di menta


  • 50Olio di semi


  • 30Vin santo


  • 1 Scorza d’arancia grattugiata


  • essenza di arancia


  • essenza di anice


  • 1 cucchiaio Semi di anice


  • 250 ml Acqua








Strumenti





  • Planetaria
















  1. Sciogliete il lievito in 250 g di acqua tiepida con un cucchiaino di zucchero, fate schiumare e aggiungete alla farina. Impastate la farina con il lievito di birra e acqua sufficiente ad ottenere un impasto consistente che si stacca dalle pareti della planetaria. Coprire con la pellicola e lasciar lievitare.






  2. Dopo circa due ore, o quando l’impasto avrà raddoppiato il volume, aggiungiamo un uovo sbattuto e lo zucchero, 50 g olio, impastiamo accuratamente fino ad avere di nuovo una consistenza elastica e rimettiamo a lievitare.






  3. Dopo altre 3 ore, o quando l’impasto avrà di nuovo raddoppiato il volume, aggiungiamo l’altro uovo sbattuto, il vinsanto, la scorza, le essenze, il rosolio, gli anici e impastiamo ancora accuratamente fino ad avere di nuovo una consistenza elastica. Se fosse necessario aggiungere un cucchiaio o due di farina, ma non di più, l’impasto deve essere morbido.

    Poniamo nella forma a lievitare fino a che avrà raggiunto il bordo.

     







  4. Quando la lievitazione avrà quasi raggiunto il bordo, spennelliamo di uovo sbattuto e zucchero ed inforniamo a 200° per circa 40 minuti, o fino a che uno stecchino inserito nel centro del dolce, esca asciutto.

     








Note:


Le temperature e i tempi del forno sono sempre indicativi, perché nessun forno cuoce in modo identico, quindi fate sempre la prova stecchino, quando la superficie sarà dorata.







Commenti

Post popolari in questo blog

Nidi di quaglia, ricetta veloce per un antipasto

Limoncello, ricetta amalfitana

Torta della nonna con frolla di Massari