Le ricette toscane sono la mia base e qui troverete molti piatti della tradizione, con aperture verso sapori nuovi e dolci tutti da provare. Io sono una cuoca, anzi una "cuciniera" toscana doc, con intolleranze al lattosio e al glutine, che mi hanno insegnato a mangiare in maniera diversa senza rinunciare al gusto, così ho sperimentato tante soluzioni diverse, per piatti sempre più buoni, per tutti
Se avete voglia di un dolcetto veloce e buono, potete preparare queste sfogliatelle alla confettura di fragole, facilissime se utilizzerete una confezione di pasta sfoglia già pronta, da realizzare con un pò di pazienza e sicuramente non velocemente se volete cimentarvi nella preparazione della pasta sfoglia. Sono quei dolci a cui ricorrere se avete ospiti improvvisi e non sapete cosa offrire, oppure se volete una merenda veloce da dare ai bambini, io consiglio di tenere sempre una confezione di pasta sfoglia già pronta da cuocere, con cui potete realizzare tante cose, a cominciare da queste sfogliatelle alla confettura di fragole. E' chiaro che potete sostituire la confettura di fragole con confettura di pesche, albicocche, crema e cioccolato, ottenendo ogni volta un dessert diverso. Io vi lascio anche il link per la pasta sfoglia, se desiderate provare a prepararla da soli ( e credetemi, ne vale veramente la pena ), seguendo questo link: https://blog.giallozafferano.it/incucinaconsabrina/pasta-sfoglia-classica/
Stendete il rettangolo di pasta sfoglia e spalmate la confettura di fragole su tutta la superficie ad eccezione dei bordi, quindi piegate un terzo della pasta verso l'interno, poi piegare il lato opposto sul terzo di pasta già piegato, in modo da avere una chiusura a libro, come da foto. Spennellare la superficie con acqua e spolverare con zucchero di canna, tagliare la sfoglia a bastoncini di circa 3 cm e disporre su una teglia coperta con carta forno, distanziandoli perché durante la cottura gonfiano. Mettere a cuocere in forno caldo a 190° per circa 15 minuti o fino a doratura. Se la confettura dovesse uscire un pò durante la cottura, rifilate le sfogliatelle con un coltellino ben affilato. Facile, vero?
La millefoglie di mela è un dessert fantastico per chi ama le mele, croccante e dolce al punto giusto, richiede un pò di lavorazione, ma ha il vantaggio di poter essere preparato in anticipo e composto all'ultimo minuto, per avere sempre un dolce fresco e croccante. Le dosi sono a vista e dipendono dalla grandezza della mela scelta per la sfoglia, io vi metterò ingredienti e dosi che mi sono servite per preparare circa 30 millefoglie di mela a 3 strati. Le mele più indicate sono le gala, le golden, o comunque mele a grana compatta, e consiglio di prenderle in una pezzatura media, per avere dei dessert monoporzione, adatti anche ad un buffet a base di finger food. Vediamo come procedere:
Ingredienti:
5 mele medie con polpa compatta 100 g circa di burro ad alta digeribilità con lattosio inferiore al 0.01% zucchero di canna qb
Per lo sciroppo:
250 ml acqua 50 di zucchero di canna per lo sciroppo
Per la farcia:
500 g mascarpone ad alta digeribilità con lattosio inferiore al 0.01% 2-3 cucchiai di rum 100 g zucchero a velo
Iniziamo mettendo a cuocere acqua e zucchero per fare lo sciroppo e portandolo ad ebollizione; lasciar bollire 5 minuti. Lavare le mele e affettarle sottilmente con una mandolina nel senso della larghezza, in modo che il torsolo rimanga in mezzo alla fetta, quindi tuffare le fette di mela nell'acqua bollente, lasciare 30 secondi, scolarle bene e metterle subito su una placca da forno gelata, in modo che, subendo lo sbalzo termico, le fette di mela si induriscano. Io non mi sono preoccupata di togliere torsolo e semi, che si staccheranno nello sciroppo, ho solo privato la mela del picciolo e del fondo; potete decidere anche se togliere la buccia o no, io ho pensato fosse meglio lasciarla. Sciogliere il burro a fuoco bassissimo, quindi spennellare le fette di mela col burro fuso e spolverarle con zucchero di canna. Metterle a cuocere in forno caldo a 150 per circa 1 ora e mezzo. Quando saranno cotte, di un bel colore ambrato e croccanti, potete conservarle in un contenitore a chiusura ermetica fino al giorno dopo, oppure potete usarle appena saranno raffreddate. Per preparare la farcia è sufficiente stemperare il rum nel mascarpone e aggiungere lo zucchero a velo, mescolando con una frusta fino a che saranno amalgamati e cremosi. Disporre le fette di mela su un vassoio, farcire con il mascarpone servendovi di una sac-a-poche, alternando mela e farcia come da foto, quindi terminare la millefoglie di mela spolverando con zucchero a velo e decorazioni a piacere.
Non sono greca ma amo la Grecia, terra fantastica per luoghi e persone e questa è la ricetta originale della moussaka, che ho mangiato lì, nella terra degli antichi dei omerici, dove ho preso la ricetta originale. La moussaka, per chi non lo sapesse, è una specie di lasagna buonissima, in cui la pasta è sostituita dalle melanzane; il risultato è un piatto ottimo e ricco, da servire come piatto unico. Però, come in tutte le ricette, mi sono concessa una piccola variazione personale, rinunciando alla frittura delle melanzane, per una cottura più leggera. Vediamo come prepararla:
Ingredienti:
Per la salsa di carne:
1 cipolla media 500 g macinato di manzo 1 kg circa di pomodori maturi o polpa di pomodoro in pezzi 1/2 bicchiere di vino bianco comino semi sale, pepe Olio extravergine d'oliva
1 kg circa di melanzane 3 patate medie Olio di semi di girasole 500 ml di besciamella Parmigiano reggiano invecchiato a 56 mesi)
Laviamo e sbucciamo le melanzane, tagliamole a fette non troppo spesse e lasciamole a scolare su un tagliere inclinato, spolverandole con sale grosso. Intanto prepariamo la salsa di carne: Puliamo la cipolla e tagliamola a cubetti, poi mettiamola a soffriggere con due cucchiai di olio extravergine d'oliva; quando la cipolla avrà cambiato colore, aggiungete la carne e lasciatela insaporire, mescolandola di tanto in tanto, per 5 minuti, quindi aggiungere il vino e far sfumare per 5 minuti. Se avete scelto i pomodori freschi, lavateli, sbucciateli e tagliateli a cubetti e quando il vino sarà evaporato, aggiungeteli alla carne; se avete scelto la salsa di pomodoro, aggiungetela alla carne adesso. Unite anche un pizzico di semi di comino, sale, pepe, mescolate, coprite e lasciate cuocere a fiamma bassa per circa 40 minuti, mescolando di tanto in tanto. Mentre la salsa cuoce, lavate le melanzane e ( ecco la differenza tra la mia ricetta e la ricetta originale ) grigliatele. Sbucciate anche le patate, lavatele, asciugatele e tagliatele a fette sottili, quindi friggetele in abbondante olio di semi. Preparate la besciamella secondo la ricetta che trovate QUI.
Adesso avete tutti gli ingredienti pronti, non vi resta che assemblarli per avere la vostra moussaka nella ricetta originale. Fate un primo strato di patate fritte sul fondo di una pirofila da forno, aggiungere uno strato di melanzane grigliate, la salsa alla carne, ancora uno strato di melanzane e infine la besciamella; proseguite così fino ad esaurire gli ingredienti. Coprire il tutto con formaggio grattugiato e cuocere in forno caldo a 200# per circa 30 minuti. Ottima calda, perfetta anche tiepida.
Se conoscete la chiffon cake, sapete che è uno dei dolci più delicati e leggeri che si possano trovare nella pasticceria internazionale, ma conoscete la chiffon cake cioccolato e rum? Se non l'avete mai assaggiata e siete amanti del cioccolato, è arrivato il momento di prepararla. L'idea per sostituire il mio mitico limoncello con il rum nella preparazione della chiffon cake me l'ha data Maria Letizia Montalbano, autrice del sito Tortalandia e io mi sono spinta oltre decidendo di sostituire parte della farina con cacao amaro di ottima qualità. Il risultato è andato ben oltre le previsioni , un trionfo di cioccolato che vi stupirà per la leggerezza. Non lasciatevi fuorviare dai discorsi che trovate in rete, che per preparare la chiffon cake serva lo stampo apposito; se ce l'avete ottimo, ma se non l'avete non impazzite a cercarlo, un buono stampo di alluminio con i bordi alti basterà, come vedete dalla foto. Vediamo come procedere:
Ingredienti:
235 g farina 00 300 g zucchero 50 g cacao amaro 6 uova 100 g acqua 120 g olio di semi 90 g rum 1 bustina di lievito sale un pizzico
Per la copertura:
200 g cioccolato fondente decorazioni a piacere
Mescolate le polveri ( farina, zucchero,cacao, sale e lievito). A parte mescolate i liquidi, cioè i tuorli, il rum, l' acqua e l'olio e dopo averli ben amalgamati si aggiungono alle polveri, quindi si monta bene con il frullatore per almeno dieci minuti, e si aggiungono infine gli albumi montate a neve fermissima, avendo cura di non smontarli, mescolando con delicatezza, dal basso verso l'alto, fino a che siano completamente amalgamati. Versiamo il composto in uno stampo d’alluminio NON imburrato e cuocere in forno ventilato a 160° per 50 minuti e 10 minuti a 175°, avendo cura di non aprire il forno per i primi 40 minuti. Una volta cotto si mette a raffreddare a testa in giù, se il dolce è ben cotto non scivolerà dallo stampo, ma per tutela lasciate un vassoio sotto lo stampo rovesciato. Una volta raffreddato completamente coprire con glassa di cioccolato, io l'ho preparata semplicemente facendo sciogliere 200 g cioccolato puro fondente e due cucchiai di acqua nel microonde alla minima potenza per 1 minuto, ho spento, ho mescolato il cioccolato e l'ho messo di nuovo a fondere per un minuto ancora. Appena pronto ho versato sul dolce freddo e pareggiato con una spatola, infine ho decorato con polvere d'oro e granella di zucchero oro.
Una ricetta veloce e facile per pasticcini al cocco morbidi e buoni? Eccola qua! Questi pasticcini al cocco sono quanto di più facile si possa pensare, tre passaggi, una cottura veloce e sono pronti da mangiare. La ricetta è nel mio ricettario dalla notte dei tempi, sono sicura che magari si troverà già sul web, qualcuno l'avrà sicuramente trascritta e pubblicata come succede per molte ricette, ma si tratta di pasticcini così deliziosi e semplici, che ho pensato di farlo anch'io, sperando di fare cosa gradita. Non contengono lattosio e glutine. Ecco come procedere:
Ingredienti:
3 uova
250 g farina di cocco
250 g di zucchero
Montare i rossi con lo zucchero fino a che saranno gonfi e spumosi, quindi aggiungere delicatamente farina di cocco e infine gli albumi montati a neve. Il risultato è un composto compatto, ma morbido. Prelevatene piccole parti, magari aiutandovi con un cucchiaino da tè e cuoceteli in forno a 160° per circa 15 minuti o fino a che risultano dorati. Lasciar raffreddare. Volendo potete arricchirli con gocce di cioccolato da aggiungere nell'impasto insieme alla farina di cocco, saranno pasticcini al cocco ancora più gustosi.
Ancora un incontro gastronomico-culturale in cui mi sono divisa tra cattedra e fornelli, ma in questo caso ero accompagnata da una persona d'eccezione, Ilaria Duranti, storica dell'arte, con cui abbiamo trattato un argomento classico e innovativo al tempo stesso. La serata è stata aperta da Ilaria, che ha introdotto brevemente l'argomento per passare la parola a me, che ho affrontato la figura del melo e dei suoi frutti nella mitologia celtica, greca e cristiana, quindi ancora a lei per illustrare la raffigurazione della frutta nell'arte e così via in un alternanza di letteratura e arti figurative, fino al buffet finale, creato rigorosamente con mele locali e prodotti bio del territorio intorno alle colline sanminiatesi. L'affluenza è stata buona, domande e curiosità hanno stimolato l'attenzione e la serata ha avuto davvero un buon successo, con soddisfazione delle relatrici. Il buffet, che comprendeva clafoutis alle mele, mini strudel, sfogliatelle alla crema di mela, millefoglie di mela e bicchierini di cheesecake con composta di mele, è stato letteralmente spazzolato e a breve metterò le ricette di ogni singola preparazione. Per adesso mi limito a mettere alcune foto, per illustrare la serata e colgo l'occasione per ringraziare l' associazione LA RUGA, per l'ospitalità.
E' stagione di piselli freschi e non ho pensato a niente di meglio di una bella insalata di grano kamut con pisellini appena sgranati e una bella spolverata di pistacchi pestati. Il gusto è davvero fresco, la morbidezza dei piselli si sposa perfettamente alla croccantezza dei pistacchi in granella e il grano kamut lega i sapori. Il grano Kamut, lo conoscerete sicuramente, è grano Khorasan, un tipo di grano biologico, coltivato in America e Canada in campi selezionati, ma contrariamente a quanto si crede non è privo di glutine, quindi non è adatto ai celiaci. Sinceramente io sono per i nostri grani antichi e mi sono lasciata tentare dal grano Kamut perché bio e perché sembrerebbe possedere una quantità maggiore di sali minerali,di proteine e di vitamine, però dopo aver letto l'articolo di Greenme, qualche dubbio mi è venuto e lascio il link perché anche voi possiate farvi una vostra opinione. Trovate informazioni qui: http://www.greenme.it/mangiare/prodotti-biologici/9144-kamut-benefici-usi-miti-da-sfatare ( Sicuramente, quando rifarò la ricetta, userò grano antico italiano ;-). Intanto, in questa preparazione, ho pensato di dare un tocco in più aggiungendo un pizzico di spezie tandoori, che esaltano ancora di più i sapori nel loro insieme; vi ho già parlato del Tandoori, è un'insieme di spezie indiane, piccante, a base di peperoncino, cumino, aglio, zenzero, pepe di caienna, curcuma, noce moscata, chiodi di garofano, coriandolo, cannella, cardamomo, fieno greco, il macis (mallo di noce moscata) e il colorante alimentare rosso. Vediamo come procedere:
Ingredienti per 3 persone:
250 g grano kamut 1 kg piselli freschi da sgranare 100 g pistacchi col guscio 1 scalogno sale spezie tandoori olio extravergine d'oliva
Sgusciare i piselli e lavarli sotto acqua corrente, quindi sgusciare i pistacchi e tritarli grossolanamente. Mettere al fuoco una capiente pentola d'acqua e portarla a ebollizione; quando bolle salare l'acqua, aggiungere il grano e lasciar cuocere per il tempo indicato dal produttore. Intanto pulire e tritare un grosso scalogno, quindi soffriggerlo in una padella in cui avremo aggiunto due cucchiai di olio extravergine d'oliva; quando avrà cambiato di colore, aggiungete i piselli e fateli cuocere a fuoco basso per circa 15-20 minuti, aggiungendo magari un pò di acqua per permettere una cottura uniforme. Quando il grano sarà cotto aggiungetelo ai piselli, unite anche un cucchiaino scarso da caffè di tandoori e i pistacchi tritati, fate saltare e servite subito se volete un primo piatto caldo, oppure lasciatela raffreddare e conservatela in frigo, se volete una buona insalata di grano kamut con i piselli freschi di stagione.
Finalmente le fragole rosse e succose stanno arrivando e per me, come ogni anno, è tempo di preparare confetture e composte per conservarne il sapore un pò più a lungo. La differenza tra confettura di fragole e composta di fragole, che ho preparato in questo caso, consiste nella percentuale di frutta utilizzata, fino al 45% per le confetture e fino al 75% per la composta. Questa volta, ho abbassato la percentuale di zucchero, rispetto a quella usata solitamente per la mia confettura di fragole e sono ricorsa all'uso dell'agar agar per avere una composta di fragole che mantenesse inalterato il colore rosso brillante della frutta. Quello che vedete in foto è il risultato della mia ricetta per la composta di fragole. Vediamo come procedere e quali sono le percentuali di zucchero usato:
Tempo di preparazione: 30 minuti circa
Ingredienti:
1 kg fragole pulite 450 g zucchero 5 g agar agar in polvere
Lavare le fragole, privarle del picciolo e tagliarle in pezzi, quindi metterle in una pentola dai bordi alti e aggiungere lo zucchero. Mettere sul fuoco e quando inizia a bollire, frullare parzialmente con il frullatore ad immersione ( a me piacciono i pezzi, quindi frullo sempre in maniera parziale ) e aggiungere l'agar agar in polvere. Continuiamo a mescolare per circa 3-4 minuti a fuoco vivace, quindi spegniamo e travasiamo in vasetti puliti e sterilizzati, chiudere con il coperchio e lasciate a raffreddare a testa in giù fino a che saranno tiepidi, poi girate e finite di freddare; quando girate i vasetti, assicuratevi che il tappo abbia fatto il click di chiusura, sigillandone il contenuto, altrimenti consumatelo nel più breve tempo possibile, conservandolo in frigo.
Non sto scherzando quando vi dico che questo Pan di Spagna al cacao è praticamente perfetto, la ricetta è di Knam ed è FAVOLOSA. Il pan di spagna al cacao che vi presento è morbidissimo, una nuvola, si scioglie in bocca e rende ogni torta gustosa e invitante. L'ho provato per la prima volta tempo fa, ma non l'avevo mai messo sul blog fino a che non ho presentato la Torta della Foresta Nera ed ho pensato che questo pan di spagna al cacao meritasse un articolo tutto per sé. E' infatti perfetto anche come torta semplice al cacao con cui fare un'ottima colazione. Oppure da farcire con panna montata. O ancora con marmellata di albicocca per una Sacher diversa. O, perché no, con una farcia di cioccolato o crema al cioccolato. Insomma, questo pan di spagna al cacao è perfetto per ogni occasione, provatelo e mi saprete dire. Vediamo come procedere:
Pan di Spagna al cacao, praticamente perfetto
Ingredienti:
200 g uova intere ( 4 uova )
150 g zucchero
85 g farina
45 g fecola
30 g cacao
Procedimento:
In un contenitore a parte mescoliamo le polveri, farina, fecola e cacao.
Azioniamo il montapanna e montiamo uova e zucchero fino ad avere un composto bianco e spumoso
Spegniamo il robot e aggiungiamo le polveri, mescolando delicatamente a mano, per non smontare le uova.
Versiamo l’ impasto in uno stampo da forno da 24 imburrato e cuociamo in forno statico a 180° per circa 25 minuti, o fino a che uno stecchino inserito nel centro non risulti asciutto. Lasciamo raffreddare.
Per questi ravioloni vegan agli asparagi, le 3 regole del mangiar sano sono rispettate, ma quello che ci guadagna, è il gusto del piatto a base di asparagi, ricotta vegan e curcuma. Si preparano in 30 minuti esatti partendo da alimenti freschi e cuociono in un battibaleno. Nella ricetta uso formaggi vegan, come mia abitudine quando cucino per me, vi segnalerò le marche che ho usato, perché la ricetta venga anche a voi esattamente come l'ho ideata io. Con gli ingredienti che vi darò vengono circa 4 ravioloni a testa. Vediamo come procedere:
Ravioli agli asparagi vegan
Ingredienti per 3 persone:
Per la pasta:
250 g farina di grani teneri antichi macinata a pietra
130 g acqua
1 cucchiaio d'olio extravergine d'oliva
1 pizzico di sale
Per il ripieno:
200-250 g asparagi puliti
3 ricottine di soia valsoia
1 spicchio d'aglio
basilico
1 pizzico di sale
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
Per il condimento:
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 cucchiaino di curcuma
mozzarella vegan qb marca Violife
Prepariamo la pasta lavorando tutti gli ingredienti insieme fino ad ottenere un impasto elastico. Coprire con pellicola e lasciar riposare il tempo di preparare il ripieno.
Tagliare gli asparagi, puliti e lavati, a rondelle piccolissime; tagliare a cubetti anche l'aglio e metterli a cuocere su fuoco basso, con l'olio extravergine d'oliva. Lasciamo cuocere circa 5 minuti mescolando di tanto in tanto, poi aggiungere due dita di acqua calda e continuare a cuocere per circa 10 minuti. Quando gli asparagi sono cotti, aggiungere un pizzico di sale e poco basilico spezzettato, mescolare ancora e spegnere, lasciando raffreddare 5 minuti lontano dal fuoco.
Mettete al fuoco una capiente pentola d'acqua e portate a bollire. Intanto stendete la pasta abbastanza sottile; se la consistenza è giusta dovrebbe servire pochissima farina per il piano ( io ad esempio non ne ho usata per nulla, ma dipende anche dal piano, altrimenti rischiate che i ravioli si spacchino quando tentate di toglierli per cuocerli) Una volta raffreddati gli asparagi, aggiungete la ricotta vegan e mescolate bene. Dividete la pasta a metà e disponete dei mucchietti di ripieno su una delle due metà, ne dovrebbero risultare circa 12; passate un pennellino di acqua intorno al ripieno e coprite con la seconda metà della pasta. Sigillate bene i bordi e ritagliate nella forma desiderata.
Aggiungete il sale all'acqua che bolle e versatevi i ravioli appena fatti; saranno cotti in 2 o 3 minuti, esattamente quando vengono a galla.
Preparate una padella in cui avrete aggiunto l'olio extravergine d'oliva a un cucchiaino di curcuma, ma potete aggiungere anche solo un rametto di rosmarino, se non amate la curcuma. Fatelo scaldare un minuto, poi aggiungete i ravioli appena scolati e ancora leggermente bagnati di acqua, fateli saltare delicatamente per non romperli e serviteli spolverandoli con la mozzarella vegan grattugiata o con gustosino valsoia grattugiato.
Sicuramente conoscete la torta all'acqua, ma avete provato la torta all'acqua marmorizzata? E' una variante semplicissima, che però rende questa torta, che si prepara facilmente, ancora più gustosa. E' una torta priva di latticini, adatta a tutti, soprattutto a chi ama una una linea semplice di torte da colazione o a chi è intollerante al lattosio. Mettiamoci all' opera, la torta all'acqua marmorizzata si prepara in un attimo, per una colazione gustosa e leggera. Vediamo come procedere:
Ingredienti:
140 g zucchero 250 g farina di grano antico o 0 80 g olio di semi di girasole 2 uova 200 ml acqua 1/2 bustina di lievito chimico 1 cucchiaio di cacao amaro
La preparazione di questa torta è quanto di più semplice possa esserci. Sbattiamo le uova con lo zucchero fino a che saranno spumose, poi aggiungiamo acqua e olio, quindi uniamo il lievito mescolato alla farina e amalgamiamo bene tutto fino a che non avremo più grumi. Ungiamo una tortiera da 22 e versiamo all'interno 3 quarti dell'impasto; nel rimanente quarto aggiungiamo il cacao e mescoliamo di nuovo molto bene, quindi versiamolo a cucchiaiate sopra l'impasto bianco , creando macchie qua e là, poi mescoliamolo un pò servendoci di un bastoncino di legno da spiedini. Mattiamo in forno caldo a 180° per circa 40 minuti o fino a che uno stecchino inserito al centro, ne esca asciutto. Lasciar raffreddare.
L'insalata di orzo ai fiori di zucca è un ottimo piatto unico e può essere servito anche caldo, se desiderate prepararlo come primo piatto in un pranzo, ma io lo trovo perfetto come insalata per le giornate estive, lasciando che i sapori si armonizzino durante il riposo in frigo. A base di verdure fresche e aromi naturali, soddisfa sia chi ama la cucina semplice e genuina, sia chi ricerca piatti gustosi, perché l'insieme delle verdure appena scottate permette di mantenerne tutta la fragranza, il sapore e il profumo. Vediamo come preparare la nostra insalata di orzo ai fiori di zucca.
Ingredienti per 3 persone:
250 g orzo perlato 5 fiori di zucca 1 peperone giallo 5 pomodori piccadilly 1 carota 1 costola di sedano erbe aromatiche a piacere: basilico, origano, timo, santoreggia sale olio extravergine d'oliva
Mettere al fuoco una capiente pentola di acqua e quando bolle aggiungere sale qb e lessare l'orzo, lavato, per il tempo suggerito dal produttore, o fino a che sarà cotto ma ancora consistente. Intanto lavare le verdure, pulire i fiori di zucca, togliere il picciolo centrale e tagliarli in 4 parti nel senso verticale, tagliare il sedano e il peperone a dadini e i pomodori in 4 parti. Aggiungere 4 cucchiai di olio extravergine in una padella e quando sarà caldo, aggiungere peperoni e sedano e farli rosolare a fuoco lento per 5 minuti, poi unire i fiori di zucca, i pomodorini e le erbe aromatiche tritate e lasciar cuocere, sempre a fuoco basso, ancora 5 minuti circa, se necessario aggiungere un pizzico d'acqua. Salare e mescolare, quindi lasciare intiepidire. Quando l'orzo sarà cotto, aggiungerlo al condimento, mescolare bene e, se desiderate servirlo come insalata di orzo, lasciatelo riposare, coperto con pellicola, fino a che sarà freddo, poi trasferitelo in frigo. Se invece intendete servirlo caldo, al momento in cui unite l'orzo al condimento, saltatelo per un paio di minuti a fiamma media e servite.
In un'altra delle mie serate letterario-culinarie, ho presentato il libro di Lewis Carrol, Alice nel paese delle meraviglie, abbinato ad un piccolo tè inglese, " un tè col cappellaio matto " appunto. Il romanzo si presta molto bene a parlare di cibo, Alice è una bambina curiosa e vivace, che non disdegna l'assaggio di cibi e bevande attraverso i quali raggiungerà altezze diverse, che le permetteranno il passaggio a luoghi altrimenti inaccessibili; è golosa ed affamata di vita e di esperienze, fin dal suo primo incontro con il bianconiglio, simbolo del tempo che passa, che lei rincorre attraverso una tana. E' in questo mondo dominato da una logica apparentemente illogica e senza senso, che Alice cresce e impara a gestire il proprio rapporto con l'ambiente esterno e col cibo; la bimba cresciuta in un ambiente vittoriano, fatto di controllo e compostezza, sceglie e decide, ribadisce la propria volontà e scopre in sé una nuova consapevolezza, anche attraverso il cibo che le permette di diventare grande o piccola a suo piacimento, per poter avere accesso a quel fantastico mondo e gestirne le situazioni. In Alice il cibo è appunto un mezzo per entrare in quella foresta di simboli, un mondo in cui tutto si ripete ciclicamente e senza logica, come il tè col cappellaio matto e la lepre marzolina, che senza l'arrivo di Alice continuerebbero a bere tè e a fare la lotta col tempo, imburrando l'orologio e tuffandolo nel tè per ristabilirne il flusso interrotto quando la lepre è impazzita. Molti conoscono Alice e il paese delle meraviglie attraverso le trasposizioni cinematografiche che ne danno una visione diversa, più fresca e scanzonata quella a cartoni di Walt Disney, più attinente al romanzo quella di Tim Burton del 2010, ma in entrambi manca il nonsense tipico del romanzo, quella dialettica ironica, tipicamente anglosassone, che si perde un pò nella traduzione italiana. Alla fine della storia, la gente e il cibo di quel mondo fantastico, ha inevitabilmente cambiato Alice, che si avvia a diventare una donna adulta e consapevole di quello che è la realtà che la circonda e quello che il mondo si aspetta da lei. Ovviamente la tradizione del tè inglese differisce dalla versione offerta nel libro di Carrol, più semplice e spartana di quello che troviamo adesso nelle sale da tè o nei salotti della buona società, a cominciare dalle diverse selezioni di tè. Non c'è infatti un solo tipo di tè, ma una vera esplosione di gusti e varietà: Tè nero, bianco, verde, rosso, aromatizzato, matcha, grigio, giallo, solo per citarne alcuni, per tutti i gusti e per tutte le occasioni. Come insegna il cappellaio matto ogni momento è quello giusto per gustare un buon tè, ma bisogna trovare il tè adatto, quindi benissimo il breakfast, più robusto, per iniziare la giornata, perfetto il tè verde da bere anche ai pasti per la sua delicatezza, magari profumato con gelsomino, tè bancha o tè bianco da sorseggiare prima di dormire perchè povero di teina. Ma il mio preferito resta l'earl grey, aromatizzato al bergamotto, che sorseggio mattina, pomeriggio e sera, senza stancarmi mai. E cosa abbiniamo al tè? Gli inglesi prediligono cose dolci nella pausa del mattino, e indifferentemente salato e dolce nella pausa del pomeriggio; tipici sono sandwiches, scones, torte, biscotti, brownies, muffin. Per la serata io ho preparato
La crema all'acqua al cioccolato è facile, si prepara in un attimo ed è perfetta sia per dessert al cucchiaio, che per farciture; anzi, ritengo che come farcitura renda le torte e le crostate leggere e gustose. Io l'ho preparata al posto della mousse di cioccolato, quando ho deciso di preparare la Torta della foresta nera per me, quindi senza derivati del latte e vi assicuro che è buonissima, si fonde con il pan di Spagna al cioccolato e lo rende ancora più gustoso. Vediamo come procedere:
4 tuorli 150 g zucchero 40 g amido di mais 500 ml di acqua 100 g cioccolato fondente
Sbattere i tuorli con lo zucchero e l' amido di mais fino a renderli spumosi, quindi aggiungere l'acqua un poco alla volta fino ad esaurimento. Cuocere su fuoco bassissimo, continuando a mescolare fino a rassodamento, spegnere e aggiungere il cioccolato spezzettato, continuando a mescolare fino a che non sarà completamente amalgamato. Lasciar raffreddare e consumare a piacere. La crema all'acqua al cioccolato, una volta raffreddata, può essere decorata a piacere e servita con biscotti e pasticceria secca, come dessert